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Viviamo nella società dell’immagine, dell’immediatezza e della velocità di fruizione, ma parlare o scrivere utilizzando le parole giuste è sempre una priorità. [br]break-line[/br] Il grande potere delle parole è racchiuso nella sfera semantica e contestuale che esse sono in grado di trasmettere. Vere forze motrici del nostro subconscio, le parole stimolano la curiosità ed emozionano, influenzano le azioni, le percezioni e i comportamenti. Sono il motore centrale di ogni sistema sociale che funzioni ma anche il fondamento di ogni comunicazione aziendale. [br]break-line[/br] Per qualunque azienda non basta avere un buon prodotto o servizio, creare immagini d’impatto o video emozionali. Senza una corretta comunicazione verbale il messaggio non sarà supportato adeguatamente e risulterà quindi poco efficace. [h2]Le parole hanno il potere di plasmare la realtà[/h2] Le parole sono straordinarie nel loro essere multiformi, dicono chi siamo, ci rappresentano, agiscono sulla percezione che gli altri hanno di noi, e questo è vero tanto per le persone quanto per le [b]aziende[/b]. [br]break-line[/br] [b]Le parole sono parte del brand[/b] perché contribuiscono a costruire l’identità della marca. Ogni impresa si [b]racconta[/b] con parole coinvolgenti, [b]comunica[/b] con parole d’impatto e si [b]posiziona[/b] nella mente dei consumatori con parole distintive. Non è solo una questione di contenuto, ma anche di forma, di stile e di efficacia comunicativa. [br]break-line[/br] Come afferma l’enciclopedia Treccani: [nl]new-line[/nl] [i]“Il termine parola presenta un senso fondamentale, cioè una sfera semantica in cui essa, isolata, vive nella coscienza linguistica dei parlanti, e un senso contestuale, ossia il particolare valore che essa assume in un determinato contesto.”[/i] [nl]new-line[/nl] [b]Le parole[/b], dunque, [b]sono strumenti potenti[/b], possono divertire ed emozionare, coinvolgere e appassionare, ma anche estraniare, allontanare e far cambiare punto di vista. [h2]Il tone of voice[/h2] [b]Una parola è qualcosa di concreto che veicola un messaggio astratto attraverso grafemi o oralmente per mezzo dei suoni prodotti dall’apparato fonatorio.[/b] [br]break-line[/br] Per la comunicazione aziendale, scritta o orale, scegliere correttamente le parole è il primo step imprescindibile, ma affinché si ottenga l’auspicata efficacia comunicativa è indispensabile utilizzare un tone of voice che rispecchi la realtà aziendale. [br]break-line[/br] [b]Il tone of voice è il modo di esprimersi e di comunicare del brand, che deve essere unico, riconoscibile e soprattutto in sintonia con la personalità e gli obiettivi dell’azienda.[/b] Il tono di voce, dunque, [b]aiuta la marca a posizionarsi sul mercato e nella mente del consumatore.[/b] Tutto ciò deve essere inevitabilmente supportato con un modo di agire coerente e adottare una condotta che rispetti e mantenga sempre gli impegni assunti dal brand. [img]magazine/article31/2.jpg[/img] [h2]L’ordine delle parole[/h2] Un novizio chiese al priore: [i]“Padre, posso fumare mentre prego?” [/i] [br]break-line[/br] Il priore sgridò il novizio con tono severo: [i]“La preghiera è un’attività che necessita della massima attenzione!”[/i] [br]break-line[/br] Un secondo novizio chiese allo stesso priore: [i]“Padre, posso pregare mentre fumo?” [/i] [br]break-line[/br] Il priore lo lodò rispondendo: [i]“Certamente figliolo, ogni momento è buono per pregare”.[/i] [nl]new-line[/nl] Questo simpatico e noto siparietto ci riporta a un ulteriore aspetto da considerare quando si scrive o si parla: l’ordine delle parole. [br]break-line[/br] La corretta successione delle parole in un discorso o in un testo influenza notevolmente la percezione sull’interlocutore, pur significando nel concreto la stessa identica cosa. [h2]La comunicazione verbale nella realtà aziendale[/h2] Le parole possono influenzare in modo positivo o negativo le persone. Ragion per cui, per un’impresa comunicare attraverso una comunicazione verbale efficace non solo è indispensabile ma potremmo dire vitale. [b]Si tratta di individuare la strategia creativa e narrativa adeguata per la singola realtà aziendale e per il target di riferimento.[/b] [br]break-line[/br] Per qualunque impresa infatti [b]la comunicazione verbale, scritta e orale, è uno strumento formidabile per potenziare l’immagine, la credibilità e la reputazione del brand. Le parole sono un elemento distintivo per emergere e aggiungere valore all’azienda[/b] che non può essere sottovalutato. [br]break-line[/br] [b]La componente visuale, se non adeguatamente supportata da parole scritte e parlate appropriate, rischia di ledere la brand image e la brand reputation.[/b] [br]break-line[/br] I testi del sito web, il corpo di un’email, i post dei social network, i contenuti di una brochure o di una presentazione aziendale, il copy di una campagna pubblicitaria, e così via, parlano dell’azienda e comunicano la sua identità. Tralasciare o non curare abbastanza questi contenuti è una lacuna che causa un divario tra l’essenza e la percezione del brand. [img]magazine/article31/3.jpg[/img] [nl]new-line[/nl] Le parole, dunque, sono il perno centrale di ogni forma di comunicazione aziendale sia scritta, su mezzi online (sito web, social, articoli, email) e/o offline (brochure, company, out of home), sia orale, durante eventi, presentazioni, video o nell’assistenza cliente. Tutto ruota intorno alle parole, d’altronde il linguaggio è il fondamento di ogni sistema che funzioni.
Nel vasto universo del graphic design, la scelta dei font riveste un'importanza cruciale. L’estetica testuale scelta per accompagnare loghi, progetti, poster e copertine è un aspetto fondamentale nella percezione generale che si vuole affidare al proprio prodotto: la forma del testo sottolinea il “carattere” dell’opera che si propone al lettore, allo spettatore o al cliente e ne influenza la percezione. Vi portiamo alla scoperta della storia affascinante dei font digitali, dall'abbandono dei moduli a blocchetti metallici alla nascita dei web font, dalla creazione del primo font digitale alla diffusione dei computer con interfaccia grafica negli anni '80. Scopriremo insieme alcuni caratteri tipografici digitali, come il Comic Sans e il Papyrus, che si sono distinti nel corso degli anni, amati e odiati per il loro successo, e hanno catalizzando sentimenti contrastanti tra gli utenti di tutto il mondo.
Il Guerrilla Marketing è una forma di marketing non convenzionale che utilizza tecniche low-cost e creative per massimizzare i risultati. Caratterizzato dall'uso di strategie sorprendenti e attività che generano grande impatto, il Guerrilla Marketing mira a catturare l'attenzione dei media e del pubblico in modo non tradizionale. Le campagne tentano di inserirsi nella vita quotidiana, suscitando interesse attraverso la rottura dell’ordinario e lasciando un'impressione duratura. La metafora del Guerrilla Marketing proviene dall’ambito militare e indica un tipo di combattimento particellato e diffuso, attuato soprattutto dalle frange di resistenza e dalla popolazione civile. Mutuata nell’ambito della comunicazione, questo tipo di metafora indica una strategia di marketing accessibile, a basso costo e immersa nel contesto di tutti i giorni. Scopriamone insieme origine, principi ed esempi, ponendo particolare attenzione su una delle ultime campagne della piattaforma di streaming Netflix per l’uscita di una delle sue nuove serie.