COMPETIZIONE E COOPERAZIONE STRATEGICA A CONFRONTO.

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COMPETIZIONE E COOPERAZIONE STRATEGICA A CONFRONTO. Se vi è capitato di notare un McDonald’s e un Burger King praticamente porta a porta, vi sarete chiesti se questa situazione sia frutto del caso o di una scelta deliberata. A prima vista, potrebbe sembrare una semplice coincidenza, se non un controsenso, ma scavando più a fondo emerge una spiegazione affascinante e profondamente radicata in principi matematici e strategici.

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COMPETIZIONE E COOPERAZIONE STRATEGICA A CONFRONTO.

Perché McDonald's e Burger King si trovano spesso vicini?

Se vi è capitato di notare un McDonald’s e un Burger King praticamente porta a porta, vi sarete chiesti se questa situazione sia frutto del caso o di una scelta deliberata. A prima vista, potrebbe sembrare una semplice coincidenza, se non un controsenso, ma scavando più a fondo emerge una spiegazione affascinante e profondamente radicata in principi matematici e strategici. Questo fenomeno affonda le sue radici nella teoria dei giochi, un’affascinante branca della matematica che si occupa di studiare le interazioni strategiche tra diverse parti in gioco. La teoria dei giochi è alla base dello studio di molti comportamenti umani ed è utilizzata come modello da seguire in molte decisioni aziendali per comprendere come le scelte di un attore influenzino quelle degli altri. In questo contesto, emerge il concetto di “Equilibrio di Nash”, un principio chiave che spiega come le aziende, in competizione tra loro, possano trovare una posizione stabile, regolando molte dinamiche economiche, commerciali e perfino sociali.  [nl]new-line[/nl] Non è casuale che i due giganti del fast food si trovino spesso a poca distanza l’uno dall’altro. Questo fenomeno non riguarda solo McDonald’s e Burger King, ma anche altre attività che operano in settori diversi, come ad esempio le farmacie, i distributori di benzina, le catene di supermercati, i negozi di abbigliamento e i centri commerciali. Queste aziende sfruttano dinamiche simili, posizionandosi in prossimità di concorrenti diretti per aumentare la visibilità complessiva e attirare un maggior numero di clienti nell’area. Questo fenomeno è il risultato di una strategia vincente e attentamente pianificata: posizionandosi nella stessa area, i concorrenti non solo massimizzano la propria visibilità, ma creano un’attrazione reciproca per i consumatori, che vedono la zona come una destinazione ricca di opzioni tra cui scegliere; in un mondo in cui la concorrenza diretta può sembrare un rischio, questa tattica si rivela invece una mossa astuta. Concentrando attività simili nello stesso spazio, non solo si aumenta la probabilità che un cliente decida di fermarsi, ma si rafforza anche l’immagine del luogo come un centro di riferimento per un determinato tipo di servizio. Più scelte disponibili attirano un maggior numero di persone, creando un’esperienza che rende la competizione positiva e, paradossalmente, cooperativa per entrambe le aziende. [pic]magazine/article106/2.jpg[/pic] [nl]new-line[/nl] [h2]Il paradosso dei gelatai: una metafora analitica[/h2] Per comprendere meglio questo principio, possiamo usare il famoso “paradosso dei gelatai”, un esempio classico della teoria dei giochi che aiuta a visualizzare le dinamiche competitive. Immaginate una lunga spiaggia assolata, piena di bagnanti alla ricerca di un gelato rinfrescante. All’inizio, i due gelatai decidono di posizionarsi ai margini opposti della spiaggia, ciascuno con una clientela definita e senza intralciarsi a vicenda. Tuttavia, con il passare del tempo, uno dei due intuisce che spostandosi verso il centro potrebbe attrarre non solo i suoi clienti abituali, ma anche quelli che si trovano nella zona centrale. Questo movimento obbliga il concorrente a rispondere con la stessa strategia, avvicinandosi anch’egli al centro per non perdere quote di mercato. Alla fine, entrambi i gelatai si ritrovano fianco a fianco al centro della spiaggia, in una posizione dove nessuno dei due trae vantaggio dal cambiare ulteriormente. Questo stato di equilibrio dove ogni spostamento individuale porterebbe a una perdita anziché a un guadagno rappresenta una situazione ricorrente nel mondo reale, osservabile in molte attività economiche. Dai fast food ai negozi nei centri commerciali, il principio del paradosso dei gelatai si applica ovunque i competitors diretti si trovano a condividere lo stesso spazio per massimizzare il proprio impatto commerciale.  [pic]magazine/article106/3.jpg[/pic] [nl]new-line[/nl] [h2]Le chiavi del successo: economia, geografia e psicologia[/h2] Il posizionamento strategico dei fast food è il risultato di un’analisi che combina economia, geografia e psicologia. Dal punto di vista economico, la competizione diretta non è solo una sfida, ma uno stimolo per migliorare continuamente: la presenza di più aziende nello stesso settore e nello stesso luogo incentiva l’innovazione, l’efficienza operativa e spesso porta a prezzi più competitivi o offerte più vantaggiose per attirare clienti. Dal punto di vista geografico, condividere lo stesso spazio permette di ottimizzare risorse cruciali come infrastrutture, logistica e flussi di traffico, creando aree che diventino veri e propri poli di attrazione per i consumatori. Infine, la psicologia gioca un ruolo fondamentale: un’area con più opzioni viene percepita dai clienti come una scelta migliore. Sapere di poter scegliere sul momento tra più alternative rende l’esperienza d’acquisto più libera e gratificante, incentivando le persone a frequentare quella zona specifica con maggiore regolarità. [nl]new-line[/nl] Tuttavia, se questa logica è stimolante per l'offerta, non lo è in termini di diffusione spaziale dei servizi per la domanda. Pensate alla spiaggia: chi si trova ai margini dovrà percorrere una distanza maggiore per arrivare al centro, dove si trovano i chioschi. Allo stesso modo, le zone periferiche delle città potrebbero essere svantaggiate, con meno opzioni e servizi concentrati solo in determinate aree. Per i clienti che vivono lontano dai poli commerciali, la competizione tra grandi marchi può tradursi in una riduzione delle scelte disponibili e nell’obbligo di spostarsi per ottenere i servizi desiderati. Questo approccio, che bilancia interessi economici, dinamiche psicologiche e logiche geografiche, evidenzia come a volte la cooperazione indiretta, sotto forma di vicinanza fisica, possa portare a un successo condiviso per le imprese, ma porsi a discapito di una fetta di consumatori e clienti, accentuando disuguaglianze di accesso e squilibrio tra domanda e offerta.  [h3]Hai bisogno di professionisti che aiutino la tua impresa a comunicare, promuoversi e raccontarsi?[/h3] Noi di Otix siamo pronti per creare e raccontare insieme una storia, LA TUA. [br]break-line[/br] Puoi contattarci inviandoci una email all’indirizzo [url]info@otix.it[/url]

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