TUPPERWERE, INNOVAZIONE E DESIGN CHE HANNO SEGNATO UN‘EPOCA Azienda nota per l’innovazione e per il design dei suoi prodotti, Tupperwere rappresenta un’icona per milioni di famiglie del mondo occidentale, ognuna delle quali ha sicuramente un ricordo legato a questo brand. I suoi famosi contenitori hanno accompagnato generazioni, dagli spensierati pic-nic della domenica all'uso quotidiano come salva-pranzo. Ma Tupperware è molto di più. È la storia di uno scarto industriale che rinasce come nuovo prodotto. Ed è la storia di una nuova opportunità, quella di emancipazione per tante donne che vivevano, negli anni '50, in una società che le considerava principalmente come madri. Scopriamo, quindi, insieme come Tupperware ha contribuito a ridefinire i ruoli tradizionali, aprendo le porte a una nuova era di opportunità e autodeterminazione per le donne di tutto il mondo. E come, purtroppo, non abbia saputo continuare ad innovarsi per restare al passo con i tempi.
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Azienda nota per l’innovazione e per il design dei suoi prodotti, Tupperwere rappresenta un’icona per milioni di famiglie del mondo occidentale, ognuna delle quali ha sicuramente un ricordo legato a questo brand. I suoi famosi contenitori hanno accompagnato generazioni, dagli spensierati pic-nic della domenica all'uso quotidiano come salva-pranzo. Ma Tupperware è molto di più. È la storia di uno scarto industriale che rinasce come nuovo prodotto. Ed è la storia di una nuova opportunità, quella di emancipazione per tante donne che vivevano, negli anni '50, in una società che le considerava principalmente come madri. Scopriamo, quindi, insieme come Tupperware ha contribuito a ridefinire i ruoli tradizionali, aprendo le porte a una nuova era di opportunità e autodeterminazione per le donne di tutto il mondo. E come, purtroppo, non abbia saputo continuare ad innovarsi per restare al passo con i tempi. [h2]Gli inizi[/h2] La storia di Tupperware risale agli anni ’40, quando l’inventore americano [b]Earl Tupper[/b], già impegnato nell’industria della plastica, ha l’idea di creare prodotti per usi domestici. Per i suoi esperimenti comincia a portare via dalla fabbrica in cui lavora alcuni scarti industriali di polietilene, dai quali riesce a sviluppare, dopo numerosi tentativi, un materiale innovativo chiamato “[b]Poly-T[/b]”, una plastica più resistente e più facile da riprodurre in serie. [br]break-line[/br] E così, nel 1942, Tupper crea il suo primo contenitore a forma di campana e nel 1944 fonda la [b]Tupperware Plastics Company[/b]. L’anno successivo viene lanciato sul mercato il primo articolo dell’azienda: la “[b]Wonderlier Bowl[/b]”, una ciotola dal design unico e innovativo, molto più leggera e resistente rispetto ad altri prodotti disponibili in commercio e caratterizzata da un sistema di chiusura ermetico chiamato "burping seal”, brevettato poi nel 1949, in grado di conservare gli alimenti in modo sicuro e più a lungo. [img]magazine/article60/2.jpg[/img] [h2]La nascita del Party Tupperware[/h2] Nonostante l’innovazione, la qualità e l’efficacia dei suoi prodotti, Tupperware incontra non poche difficoltà a farsi strada sul mercato. La plastica è ancora un materiale poco familiare in casa e i contenitori non si riescono a vendere nei punti vendita. Inoltre, i consumatori non riescono a comprenderne appieno i vantaggi senza una dimostrazione pratica. Ad eccezione di [b]Brownie Wise[/b], una madre divorziata, con alle spalle una vita e un’esperienza lavorativa diverse dalle altre casalinghe dei sobborghi americani. Grazie, infatti, al suo precedente lavoro come rappresentante per la Stanley Home Products, Brownie ha l'idea di promuovere i prodotti Tupperware attraverso un nuovo tipo di presentazione chiamato "[b]home parties[/b]" o feste a casa. E così, nel 1948, la Tupperware adotta questo nuovo approccio di vendita: party organizzati dalle stesse casalinghe, che mettono a disposizione la propria casa e coinvolgono il loro circolo sociale, nei quali vengono presentati i benefici e le caratteristiche dei prodotti Tupperware. Queste dimostrazioni si rivelano un enorme successo, offrendo un'esperienza pratica e permettendo alle donne di toccare con mano i vantaggi dei prodotti. [img]magazine/article60/3.jpg[/img] [nl]new-line[/nl] L'idea innovativa di Brownie Wise di promuovere i prodotti Tupperware attraverso gli home parties segna un punto di svolta nella storia dell'azienda. Nel 1949, Wise ha già al suo fianco 19 nuove collaboratrici e il suo team di Detroit riesce a vendere una quantità di Tupperware superiore a quella dei grandi magazzini. Earl Tupper, fondatore dell’azienda, decide così di creare una nuova divisione dedicata esclusivamente alle feste in casa, con Wise come direttore generale. Nel 1952, il primo anno con la nuova sezione gestita da Wise, le vendite hanno un notevole incremento, con ordini all'ingrosso per oltre i 2 milioni di dollari, e [b]Tupperware si afferma definitivamente come marchio riconosciuto a livello nazionale e internazionale[/b]. [h2]Un’opportunità di emancipazione femminile[/h2] Grazie all'entusiasmo e alla dedizione di Brownie Wise e delle altre rappresentanti Tupperware, gli home parties diventano sempre più popolari e si diffondono rapidamente in tutto il paese. Le venditrici Tupperwer cominciano, infatti, a spuntare in tutta l’America, dando vita ad un’emancipazione femminile capace di crescere senza sfidare apertamente i canoni della società: [b]un nuovo approccio di marketing diretto[/b] che offre alle donne l'opportunità di diventare consulenti Tupperware stesse, guadagnando un reddito indipendente e ottenendo una certa autonomia economica. Le consulenti Tupperware possono gestire il proprio tempo e i propri guadagni, creando un nuovo tipo di opportunità lavorativa che va oltre i tradizionali ruoli domestici. [img]magazine/article60/4.jpg[/img] [h2]Dal successo globale al declino [/h2] Dagli anni ’50 in poi, Tupperware diventa simbolo di innovazione, praticità e qualità nella conservazione degli alimenti. L'azienda continua a sviluppare nuovi prodotti e a espandersi a livello internazionale, diventando un marchio di fama mondiale. Tutti i prodotti vengono ritirati dai negozi e l’unico modo per acquistarli è partecipare agli home parties, che diventano un segno distintivo dell’azienda. [br]break-line[/br] L’equilibrio potenzialmente perfetto entra in crisi quando Wise comincia a diventare troppo famosa rispetto ai prodotti. Nel gennaio 1958, il consiglio di amministrazione licenzia Wise e successivamente Tupper vende l’azienda. È solo l’inizio del declino della Tupperware. Il modello di business basato sulla vendita diretta continua a funzionare fino agli anni ’90 - 2000, ma non riesce a resistere all’avanzare dell’innovazione tecnologica. [b]Dopo aver innovato con il concetto di vendita negli anni ’40-’50 di fatto inventando un nuovo modo di vendere, Tupperware ha poi smesso di innovare[/b], specie nel campo del digitale. Ed è proprio il digitale che ne ha segnato la crisi definitiva. [br]break-line[/br] Oggi Tupperware sta tentando di non cedere alla concorrenza, che promuove i propri prodotti innovativi al pubblico più giovane attraverso nuovi canali di comunicazione come TikTok e Instagram. Ma nonostante tutti i tentativi di rinnovare i prodotti e di attrarre un pubblico più giovane, Tupperware non è riuscita a ridefinire la propria posizione sul mercato. Inoltre, vanno considerate le preoccupazioni legate alla produzione dei contenitori in plastica e all'impatto ambientale del loro smaltimento, questioni che sono particolarmente rilevanti per le nuove generazioni che mostrano una preferenza sempre maggiore verso materiali più ecologici. E Tupperware, in questo contesto, sta pagando il prezzo della mancanza di innovazione. Una dimostrazione tangibile di come [b]anche un colosso mondiale con una fama consolidata può soccombere se non rimane al passo con i tempi[/b].
Il marketing natalizio gioca un ruolo cruciale nel plasmare la ritualità delle feste e costruire tradizioni, sfruttando emozioni, comportamenti di consumo e simboli culturali. La stagione natalizia rappresenta una straordinaria opportunità commerciale per le aziende, le quali possono utilizzare strategie mirate per connettersi con i consumatori.
Nel vasto universo del graphic design, la scelta dei font riveste un'importanza cruciale. L’estetica testuale scelta per accompagnare loghi, progetti, poster e copertine è un aspetto fondamentale nella percezione generale che si vuole affidare al proprio prodotto: la forma del testo sottolinea il “carattere” dell’opera che si propone al lettore, allo spettatore o al cliente e ne influenza la percezione. Vi portiamo alla scoperta della storia affascinante dei font digitali, dall'abbandono dei moduli a blocchetti metallici alla nascita dei web font, dalla creazione del primo font digitale alla diffusione dei computer con interfaccia grafica negli anni '80. Scopriremo insieme alcuni caratteri tipografici digitali, come il Comic Sans e il Papyrus, che si sono distinti nel corso degli anni, amati e odiati per il loro successo, e hanno catalizzando sentimenti contrastanti tra gli utenti di tutto il mondo.