L’APERITIVO ITALIANO: FENOMENO SOCIALE O STRATEGIA DI MARKETING? L'aperitivo è ormai uno dei momenti più caratteristici della socialità italiana, ma che sia a casa, in un locale, sulla spiaggia o in piazza, con amici o in famiglia, da dove origina questo evento sociale?
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[h2]Le radici storiche del rito dell’aperitivo[/h2] L'aperitivo è ormai uno dei momenti più caratteristici della socialità italiana, ma che sia a casa, in un locale, sulla spiaggia o in piazza, con amici o in famiglia, da dove origina questo evento sociale? Abitudine di ritrovarsi a bere una bevanda accompagnata da piccoli stuzzichini prima del pranzo e della cena, questo rituale ha in realtà origini storicamente molto lontane. Già nell'antica Roma, prima dei sontuosi banchetti, esisteva un momento simile al nostro aperitivo: la gustatio, tradizione che stimolava l’appetito per preparare il corpo ai pasti principali. [nl]new-line[/nl] Il termine lessicale "aperitivo" deriva invece dal latino medievale “aperitivus”, traducibile con la formula "che apre", in riferimento alla capacità di questa abitudine a stimolare l'appetito. Sin dal V secolo a.C. si riteneva, infatti, che l’assunzione di bevande dal sapore amaro fosse capace di stimolare la fame: giunta fino a noi è la ricetta del vinum hippocraticum del medico Ippocrate, una bevanda a base di vino bianco, fiori di dittamo, assenzio e ruta, utilizzata per trattare i disturbi dell'inappetenza. Questo concetto di bevanda amara da consumare in apertura dei pasti si è evoluto nei secoli, dando vita agli aperitivi che conosciamo oggi. Non è un caso, infatti, che molte delle bevande preferite per l'aperitivo, come l’Aperol Spritz, il Campari Spritz, il Negroni e o l’Americano, abbiano un gusto amaro che affonda le sue radici nella tradizione storica. [nl]new-line[/nl] [h2] La Red Passion italiana pioniera della comunicazione pubblicitaria[/h2] La storia dell'aperitivo non è solo quella di un'abitudine sociale, ma anche di marchi che hanno saputo trasformare una semplice tradizione in un fenomeno di costume. L’azienda Campari è stata la principale protagonista italiana di questo fenomeno, dall’apertura dell’iconico Caffè Campari tra la Galleria Vittorio Emanuele II e Piazza Duomo a Milano, fino a oggi. [nl]new-line[/nl] I Campari nasce nel 1860 da una ricetta segreta ideata da Gaspare Campari ed è fin da subito in grado di affermarsi non solamente come una bevanda, ma come un'icona culturale, grazie a una combinazione vincente di colore, gusto e strategia di comunicazione. Campari ha saputo sfruttare l'importanza del branding, posizionandosi come una bevanda associata a uno stile di vita sofisticato e moderno. L’azienda è stata pioniera nell'uso del branding per costruire un'identità forte e riconoscibile, differenziandosi dai suoi concorrenti e diventando un simbolo della cultura italiana. [nl]new-line[/nl] Negli anni '20 e ’30 il Campari si è affermato come uno dei simboli della modernità italiana, anche grazie alla collaborazione con il Movimento artistico Futurista. Questo legame con il mondo dell’arte ha permesso all’azienda di distinguersi da altri marchi e di attrarre un pubblico sofisticato, interessato non solo al prodotto, ma anche al suo valore estetico e culturale. Diversi artisti hanno lavorato con il marchio per creare campagne pubblicitarie all'avanguardia, unendo arte e marketing in maniera pionieristica e trasformando Campari in un simbolo dell'innovazione. Fortunato Depero è stato l’ideatore della celebre bottiglietta del Campari Soda, progettata nel 1932 e caratterizzata da una forma conica ispirata a un bicchiere rovesciato. Questo design era in grado di riflettere i concetti di velocità e dinamismo del Movimento Futurista, incarnando l'idea di movimento e modernità tanto cara al movimento artistico. La forma della bottiglietta del Campari Soda evocava un senso di slancio, in linea con l'estetica futurista che enfatizzava l'energia e la velocità come simboli del progresso. Questo design non solo rappresentava un'innovazione estetica, ma contribuiva a rafforzare l'identità visiva del marchio, rendendolo immediatamente riconoscibile, anche grazie all'utilizzo affiancato di grafiche pubblicitarie moderne, caratterizzate da linee nette e testi grafici d'impatto. La bottiglietta, ancora oggi iconica, è stata uno degli elementi chiave per il successo di Campari e dell’unione tra funzionalità e arte in un unico prodotto, secondo quello che si è poi definito come il carattere del design moderno. Le pubblicità di Depero, caratterizzate da forme geometriche e colori vivaci, non solo promuovevano la bevanda, ma la collocavano in un contesto culturale più ampio, rendendo Campari un pioniere nell'uso dell'arte come strumento di marketing. [pic]magazine/article15/2.jpg[/pic] [nl]new-line[/nl] Durante gli anni '50 e '60, Campari continua a consolidare il suo legame con l'immaginario culturale italiano, cavalcando l'onda della Dolce Vita. In quegli anni l’immagine associata all'Italia inizia a comporsi di elementi evocativi di eleganza, stile e benessere economico; la strategia di molte aziende italiane di quel periodo si muove verso una rappresentazione pubblicitaria capace di incarnare i valori della nuova immagine della penisola nel dopoguerra. Campari continua anche in quegli anni a investire nella collaborazione con il mondo dell’arte, ma muovendosi verso la produzione cinematografica con il coinvolgimento del celebre regista Federico Fellini nella realizzazione di uno spot dedicato. Fellini, con la sua visione cinematografica, contribuisce a elevare il marchio, rendendolo parte di quell'immaginario romantico e sognante che definisce lo stile di vita italiano di quell’epoca: non a caso lo slogan con il quale lo spot dallo stile felliniano si chiude è: "Campari, una favola moderna", accessorio essenziale del vivere la Dolce Vita, simbolo di un'esperienza che fonde piacere, arte, bellezza e un pizzico di ironia. [video]https://www.youtube.com/embed/-xKs6_l26vc?si=EWqvrwzwfAVTKKzo[/video] [nl]new-line[/nl] In tempi più recenti Campari amplia ulteriormente il suo orizzonte, mirando a una dimensione internazionale e adottando lo slogan "Red Passion" per enfatizzare il carattere sofisticato e passionale del brand. L’espansione internazionale di Campari è accompagnata da un cambiamento nel linguaggio pubblicitario: il brand diventa simbolo di passione, eleganza e stile senza tempo, facendo leva su una comunicazione emotiva che punta a conquistare i consumatori di tutto il mondo. Le campagne pubblicitarie mostrano scenari cosmopoliti e personaggi affascinanti, rendendo Campari il simbolo di un lusso accessibile e alla portata di tutti, come il momento stesso dell’aperitivo. [pic]magazine/article15/3.jpg[/pic] [nl]new-line[/nl] [h2]Il gruppo leader della Spritz Life[/h2] Nel 2003, Campari amplia ulteriormente la propria storia acquisendo Aperol, un’altro marchio iconico del rituale aperitivo italiano. L'acquisizione di Aperol da parte del gruppo Campari è stata una decisione strategica e una mossa fondamentale per rafforzare il dominio dell’azienda all’interno del proprio settore: la bevanda dal caratteristico colore arancione e dal sapore dolce-amaro, poteva giovarsi di una forte identità di marca, accompagnata da una lunga storia, da sfruttare in termini di comunicazione di marketing. [nl]new-line[/nl] Aperol nasce a Padova nel 1919 dalla ricetta dei fratelli Luigi e Silvio Barbieri. La bevanda si distingue fin da subito per la sua capacità di unire sapori amari ed erbacei a una leggerezza che la destinerà a diventare simbolo della tradizione dell’aperitivo. Il connubio di maggior successo è però rappresentato dal rapporto tra la bevanda Aperol e una ricetta dalla storia ancora più antica: quella dello Spritz. Nata durante il periodo della dominazione austriaca del Lombardo-Veneto tra la fine del Settecento e l'inizio dell'Ottocento, dalla consuetudine degli ufficiali austriaci di allungare il vino locale con acqua frizzante per ridurne la gradazione alcolica, questa pratica si è radicata nella tradizione locale, dando vita a un'abitudine che sarebbe rimasta nel tempo. Negli anni Venti, la miscela è stata reinterpretata con l'aggiunta di Aperol e ha dato vita al celebre Aperol Spritz, un drink leggero, frizzante ed equilibrato nel gusto dolce-amaro, diventato con il tempo il simbolo più evocativo dell’aperitivo. [nl]new-line[/nl] Il vero successo globale dell'Aperol Spritz, tuttavia, vede un notevole incremento nel 2003, quando il gruppo Campari acquisisce Aperol e ne avvia una distribuzione su scala mondiale. Grazie a una strategia di marketing integrata e mirata, Campari riesce a trasformare lo Spritz in un fenomeno sempre più diffuso, il quale, pur con le necessarie tempistiche di diffusione, è divenuto oggi rituale riconosciuto e condiviso: un fenomeno che ha in sé tutte le caratteristiche della tradizione. [nl]new-line[/nl] La campagna "Spritz Life" e iniziative come l'“Aperol Spritz Tour” hanno contribuito a diffondere l'onda arancione nelle piazze, nelle spiagge e nei locali, rendendo l'aperitivo un evento iconico, strettamente connesso agli elementi estetici del Bel Paese e alla possibilità di fruire di un piacere accessibile. Uno degli esempi dell'evoluzione della presenza del brand e del concetto di aperitivo all'interno della quotidianità italiana è il progetto di Spitzerò al centro di Borgo Antignano a Napoli. Davide Schiano Lo Moriello ha avuto l'idea di recuperare uno dei chioschetti una volta adibito a edicola e poi dismesso, a uno spazio destinato per il momento dell’aperitivo. Il progetto è poi stato lanciato in diverse città italiane, ed è di particolare rilevanza nel descrivere quanto il fenomeno, la cui storia è principalmente sedimentata nel nord Italia, si sia ormai diffuso fortemente ovunque nella penisola. [pic]magazine/article15/4.jpg[/pic] [nl]new-line[/nl] La storia di Campari e Aperol non è solo quella di due bevande, ma è il racconto di un vero e proprio fenomeno sociale che ha preso piede grazie a un marketing sapiente e mirato. L'aperitivo è diventato un simbolo del vivere all'italiana, un momento di pausa e di condivisione che oggi, grazie alle strategie di marketing innovative e al consolidamento di Campari e Aperol sotto un unico gruppo, è conosciuto e apprezzato in tutto il mondo. Questi due marchi sono riusciti a trasformare l'aperitivo unendo tradizione e modernità, e celebrando il gusto della convivialità e l'arte del “saper vivere all’italiana”. Campari e Aperol sono, oggi, gli ambasciatori di un'esperienza che va oltre la bevanda stessa, incarnando lo spirito dell'aperitivo come simbolo di identità culturale e di piacere condiviso. [h3]Hai bisogno di professionisti che aiutino la tua impresa a comunicare, promuoversi e raccontarsi?[/h3] Noi di Otix siamo pronti per creare e raccontare insieme una storia, LA TUA. [br]break-line[/br] Puoi contattarci inviandoci una email all’indirizzo [url]info@otix.it [/url]o chiamando al [url]800 18 20 60[/url]
Il marketing natalizio gioca un ruolo cruciale nel plasmare la ritualità delle feste e costruire tradizioni, sfruttando emozioni, comportamenti di consumo e simboli culturali. La stagione natalizia rappresenta una straordinaria opportunità commerciale per le aziende, le quali possono utilizzare strategie mirate per connettersi con i consumatori.
Nel vasto universo del graphic design, la scelta dei font riveste un'importanza cruciale. L’estetica testuale scelta per accompagnare loghi, progetti, poster e copertine è un aspetto fondamentale nella percezione generale che si vuole affidare al proprio prodotto: la forma del testo sottolinea il “carattere” dell’opera che si propone al lettore, allo spettatore o al cliente e ne influenza la percezione. Vi portiamo alla scoperta della storia affascinante dei font digitali, dall'abbandono dei moduli a blocchetti metallici alla nascita dei web font, dalla creazione del primo font digitale alla diffusione dei computer con interfaccia grafica negli anni '80. Scopriremo insieme alcuni caratteri tipografici digitali, come il Comic Sans e il Papyrus, che si sono distinti nel corso degli anni, amati e odiati per il loro successo, e hanno catalizzando sentimenti contrastanti tra gli utenti di tutto il mondo.