CHATGPT, IL FUTURO DELLA CONVERSAZIONE

CHATGPT, IL FUTURO DELLA CONVERSAZIONE

L'impatto dell'AI sul marketing e sulla comunicazione

Negli ultimi anni, l'Intelligenza Artificiale (AI) è diventata sempre più presente nella nostra vita quotidiana, dagli assistenti vocali ai servizi di raccomandazione di prodotti online. Uno dei più recenti progressi nell'ambito dell'AI è l'emergere di grandi modelli di lingua, come ChatGPT di OpenAI. Questi modelli di AI sono in grado di elaborare enormi quantità di testo e di generare risposte pertinenti e coerenti a una vasta gamma di domande. In questo articolo, esploreremo le funzionalità di ChatGPT e come questa tecnologia sta influenzando il mondo del marketing e della comunicazione. [h2]Cos’è ChatGPT e come funziona[/h2] ChatGPT (Generative Pre-trained Transformer) è [b]un prototipo di chatbot basato su intelligenza artificiale e machine learning[/b] non supervisionato (apprendimento automatico) sviluppato da OpenAI. Si tratta di una rete neurale di ultima generazione, che è stata addestrata su un vasto corpus di testo proveniente da Internet per comprendere e generare lingua naturale. ChatGPT è, infatti, in grado di compiere molte attività linguistiche, come rispondere a domande, generare testo e tradurre lingue, ma anche attività di programmazione e di produzione di codice. [br]break-line[/br] Il chatbot è molto semplice da utilizzare: basta registrarsi alla piattaforma di OpenAI e selezionare il richiamo a ChatGPT dall’header in alto alla pagina. Una volta raggiunta la dashboard sarà possibile inviare una richiesta (prompt) al chatbot attraverso la chat, senza bisogno di settare parametri del modello. In pochi secondi, ChatGPT risponderà in modo automatico utilizzando le informazioni a sua disposizione per fornire risposte coerenti e realistiche. [img]magazine/article54/2.jpg[/img] [nl]new-line[/nl] ChatGPT fa parte dei modelli InstructGPT, ovvero è l’[b]evoluzione del modello originale GPT-3 ma ottimizzato attraverso una tecnica che si chiama Apprendimento tramite Rinforzo Umano[/b] (Reinforcement Learning from Human Feedback o RLHF). In sostanza, il modello ChatGPT utilizza come dataset informazioni provenienti da domande e risposte elaborate da supervisori umani. Ciò ha reso questo modello molto più preciso e attendibile rispetto ad altri modelli Instruct (che vengono anche chiamati modelli GPT-3.5, come ad esempio DaVinci AI). [h2]Come l’AI sta trasformando il marketing e la comunicazione[/h2] L'uscita di ChatGPT lo scorso dicembre ha generato un'enorme attenzione: in soli 5 giorni dalla presentazione, il chatbot ha raggiunto un milione di utenti, un numero sorprendente se confrontato con i grandi player del settore. Ad esempio, Instagram ha impiegato quasi due mesi per raggiungere lo stesso numero di iscritti. [br]break-line[/br] Dalla sua uscita, il modello è stato sottoposto a una serie di test da parte di esperti SEO, copywriter, youtuber e addetti alla comunicazione, ed è stato utilizzato per una vasta gamma di attività: scrittura e correzione di codice, creazione o modifica di plugin, scrittura di saggi, canzoni, poesie e racconti, traduzione di testo, scrittura di articoli e analisi di mercato. [br]break-line[/br] Dunque, l’impatto che l’intelligenza artificiale potrebbe avere nel mondo del marketing e della comunicazione è notevole. L’AI sta, infatti, rivoluzionando il modo in cui viene concepito il business e l’influenza sulle attività commerciali sta diventando sempre più evidente. Aziende come Amazon e Alibaba hanno iniziato ad integrare i chatbot per migliorare l'esperienza di acquisto e suggerire ai clienti prodotti correlati agli acquisti precedenti. Allo stesso modo, Uber e Lyft stanno utilizzando l'IA per ottimizzare le rotte e migliorare l'efficienza del servizio. [br]break-line[/br] Di conseguenza, sta cambiando il modo in cui le aziende fanno marketing e comunicano con i loro clienti. [b]L’AI sta[/b], ad esempio, [b]consentendo alle aziende di automatizzare molte delle loro attività[/b], come l'invio di e-mail di marketing, la gestione dei social media e la creazione di contenuti. Tramite l’intelligenza artificiale si possono poi [b]analizzare enormi quantità di dati sui clienti e sulle loro abitudini di acquisto[/b], e questo può aiutare le aziende a comprendere meglio il proprio target e a offrire prodotti e servizi più mirati. [br]break-line[/br] In generale, l'intelligenza artificiale sta portando una trasformazione innovativa e potente nel campo del marketing e della comunicazione. Tuttavia, è importante riconoscere che questa tecnologia è ancora in fase di sviluppo e che il suo utilizzo in questo campo può essere sì vantaggioso, ma richiede una [b]valutazione attenta e responsabile delle implicazioni etiche e della privacy[/b]. [h2]Una risorsa o un nemico?[/h2] La domanda che in molti si staranno facendo è se, viste le sue potenzialità, ChatGPT andrà a sostituire la figura del copywriter. La risposta è no, almeno per il momento. [br]break-line[/br] Anche se ChatGPT è in grado di elaborare risposte impressionanti, [b]presenta ancora molte limitazioni[/b]. Non è, infatti, in grado di coprire tutte le sfumature della lingua italiana e il linguaggio prodotto è spesso verboso o ridondante in alcune frasi o concetti. Inoltre, pur essendo addestrato alla conversazione, non chiede domande di chiarimento quando la richiesta dell’utente è ambigua, ma cerca invece di indovinare ciò che l’utente intende. Questo può generare in alcuni casi risposte errate o senza senso, per cui è sempre opportuno verificare la veridicità di quanto elaborato. [br]break-line[/br] Anche nell’ambito della programmazione, ChatGPT è capace di scrivere codici, ma essendo stato addestrato principalmente su testo scritto in linguaggio naturale potrebbe non essere in grado di farlo in modo corretto. Dunque, solo un web developer qualificato può valutare se il codice generato da ChatGPT è corretto. [img]magazine/article54/3.jpg[/img] [nl]new-line[/nl] In conclusione, [b]ChatGPT è un'innovazione che sta cambiando il modo in cui generiamo e consumiamo contenuti[/b]. È importante, però, sottolineare che [b]questo strumento non si può considerare come sostituto per un professionista umano[/b], soprattutto nei settori che richiedono conoscenze specialistiche o un tocco di personalità. Può piuttosto essere considerato come un'opportunità per creare una base di contenuti, in maniera più veloce ed efficiente, sulla quale il professionista potrà poi andare ad apportare il suo personale contributo.

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